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Auroseal M.T.A. cemento Ogna

134,53

AUROSEAL è un innovativo cemento endocanalare, privo di eugenolo, che si propone come cemento di elezione per numerosi impieghi di difficile risoluzione clinica. È costituito da ossidi minerali modificati la cui natura idrofila ne rende possibile l’utilizzo, senza compromissione del sigillo, anche in presenza di sangue o altri fluidi organici. Il suo elevato pH, che si sviluppa durante la fase di indurimento, limita la proliferazione batterica e le sue caratteristiche di biocompatibilità favoriscono i processi di guarigione.

Il prodotto, inoltre, viene miscelato esclusivamente con acqua e quindi non ha gli inconvenienti dei tradizionali cementi eugenati: possibili irritazioni, scarsa adesività in ambienti non perfettamente asciutti.

COMPOSIZIONE: 

Polvere: miscela di ossidi minerali aggregati (M.T.A.) a base di cemento Portland,

Liquido: acqua distillata in strip monodose.

Aureoseal può essere impiegato nei seguenti casi:

– riparazione delle perforazioni radicolari.

– otturazioni retrograde in endodonzia chirurgica.

– otturazione del terzo apicale di denti con apice beante.

Confezione: Cofanetto con 5 flaconcini monouso da 400 mg di polvere cad., 5 contenitori monouso con dosatore da 0.6 ml di liquido cad., 1 blocco per impasti

MODALITÀ D’USO

Impastare il contenuto di un flaconcino con 3-4 gocce di liquido utilizzando il blocco da impasto fornito in dotazione; la miscelazione deve essere accurata affinché il prodotto assuma una consistenza cremosa, densa e uniforme.

Il tempo di lavorazione a 20°C è di circa 3-5 minuti, e non può essere aumentato rispatolando il cemento su piastra e aggiungendo del liquido.

Dopo l’applicazione, il materiale può essere compattato con l’aiuto di un pellet di cotone leggermente inumidito; la presa è favorita dal mantenimento di un ambiente umido e consente, dopo 72 h, la prosecuzione dei trattamenti restaurativi.

Lo sviluppo delle migliori prestazioni meccaniche si ha dopo il completo indurimento che si verifica dopo 28 giorni circa.

Modalità applicative:

Riparazione di perforazioni radicolari:

  • Isolamento del campo operatorio con diga di gomma.
  • Detersione e sagomatura del canale radicolare.
  • Controllo del sanguinamento e asciugatura del canale radicolare.
  • Qualora non fosse possibile raggiungere un sufficiente grado di asciugatura del canale a causa di tessuti eccessivamente infiammati o in fase di suppurazione attiva, effettuare un trattamento con idrossido di calcio (Endoidrox) e temporizzare l’elemento dentale con una otturazione provvisoria. A distanza di una/due settimane rimuovere l’idrossido di calcio e procedere all’asciugatura del canale.
  • Ottenimento del sigillo endodontico apicale con le normali tecniche di otturazione endodontica con gutta- percha termoplastica.
  • Rimozione dei detriti e del materiale da otturazione dalla perforazione.
  • Revisione della perforazione radicolare e controllo del sanguinamento.
  • Impastare l’Aureoseal® e posizionarlo nella perforazione con l’aiuto di una spatolina o di un plugger di dimensioni adeguate.
  • Posizionare sopra l’Aureoseal un pellet imbevuto di acqua e temporizzare l’elemento dentale con una otturazione provvisoria.
  • A distanza di una settimana è possibile reintervenire per controllare l’indurimento del cemento Aureoseal e quindi mettere in pratica le procedure per il restauro definitivo.

Otturazione retrograda in endodonzia chirurgica:

  • Guadagno dell’accesso chirurgico ed esposizione dell’apice.
  • Resezione dell’apice effettuando un taglio a becco di flauto con angolazione minima.
  • Revisione della cavità chirurgica e asportazione di tutti i residui granulomatosi.
  • Preparazione della cavità retrograda usando strumenti ad ultrasuoni o manipolo con testina micro.

N.B. per ottenere un sigillo appropriato occorre preparare un tratto di canale di almeno 3mm.

  • Controllare il sanguinamento.
  • Impastare l’Aureoseal® (una dose di polvere e 3-4 gocce di liquido) e posizionarlo nella cavità retrograda con l’aiuto di una spatolina inumidita.
  • Compattare il materiale con un apposito compattatore per retrograde.
  • Detergere accuratamente la cavità chirurgica e il lembo per eliminare eventuali frustoli e procedere alla sutura (dopo aver posizionato l’Aureoseal a sigillo della cavità retrograda è possibile riempire la breccia ossea con materiali osteoconduttivi).
  • Riposizionare e suturare il lembo chirurgico.
  • Effettuare il follow-up con radiografie endorali a distanza di 3-6 e 12 mesi.

Otturazione del terzo apicale in denti con apice beante e con guaina di Hertwig inattiva:

  • Isolare il campo operatorio con diga di gomma.
  • Ottenuto l’accesso al sistema dei canali radicolari effettuare le consuete procedure per la strumentazione endodontica con mezzi meccanici e/o manuali alternando lavaggi con ipoclorito di sodio (Niclor 5) al fine di ottenere una detersione chimica e meccanica accurate.
  • Terminata la fase di detersione, non essendo possibile un efficace shaping del terzo apicale in canali con apice beante o particolarmente ampio, si procede alla creazione di una barriera apicale con Aureoseal® .
  • Effettuare una accurata misurazione del diametro apicale e del plugger manuale più adatto ad effettuare la compattazione del materiale. Preparare il plugger selezionato con uno stop alla lunghezza misurata meno 3-4 mm.
  • Impastare l’Aureoseal® utilizzando una dose di polvere per due gocce di liquido.
  • Modellare il materiale sulla piastra a formare un cilindro di circa 4 mm e, dopo aver leggermente inumidito la punta dello strumento, caricarlo sul plugger settato alla lunghezza di lavoro meno 3-4 mm.
  • Portare il materiale nel canale radicolare e compattarlo fino alla lunghezza selezionata. Se necessario è possibile procedere con più apporti di materiale, ma se possibile è consigliabile effettuare un unico apporto.
  • In alternativa è possibile utilizzare una siringa di Messing per portare il materiale all’apice e successivamente compattarlo sempre con un plugger manuale.
  • Posizionare nel canale un pellet di cotone leggermente imbevuto di acqua distillata e temporizzare con una otturazione provvisoria.
  • A distanza di una settimana è possibile reintervenire per controllare l’avvenuto indurimento del materiale, con il sondaggio della barriera, e la finalizzazione del trattamento con il riempimento del canale con gutta- percha termoplasticizzata.
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